- Durante l’assemblea della FTAL che la VIRTUS ha organizzato a Locarno la federazione cantonale ha premiato, oltre che alle squadre CSI master maschile e femminile della nostra società, anche l’amico Alberto Regazzi. Un premio al suo pluridecennale impegno che è stato sottolineato attraverso il seguente laudatio:
Premiare Alberto (classe 1941) è riandare in un certo senso a oltre mezzo secolo di storia dell’atletica leggera a vari livelli: VIRTUS, Ticino, Svizzera e Internazionale non tanto per i risultati che il buon “Berto” ha ottenuto (meglio non ha ottenuto!) su piste e pedane ma bensì per quanto egli ha offerto quale giurato, statistico, consigliere e profondo conoscitore del nostro meraviglioso sport.
Ma andiamo con ordine e riandiamo al periodo 1956-1960 con qualche timida partecipazione a gare giovanili al seguito di un gruppo di Soldunesi. Attività agonistica limitata da una sublussazione “di fabbrica” della spalla.
Il “colpo di fulmine” giunge nel 1960 con un viaggio a due su una Vespa 125 verso le Olimpiadi di Roma.
In tasca biglietti da 3000 Lire per giornata via per la Città eterna dove l’Alberto ebbe modo di ammirare le prestazioni dei big di allora. Da Roma, oltre che con una esperienza indimenticabile, si ritorna con un prezioso cimelio: l’autografo di Dave Sime medaglia di argento nei 100 m! L’autografo è ancor oggi gelosamente conservato.
Da allora “Berto” ha dedicato molto tempo all’atletica leggera:
- Come esperto giudice arbitro in centinaia di manifestazioni sino ai livelli più alti dei meeting internazionali
- Come membro della commissione nazionale di omologazione delle infrastrutture
- Come cronometrista in centinaia di occasioni allo Stadio del Lido passando dal cronometraggio a mano fino all’attuale sistema elettronico
- Come statistico ufficiale dell’allora Federazione svizzera di atletica leggera oggi Swiss Athletics
Da ricordare pure la sua enciclopedica conoscenza di risultati e di anedottica derivata soprattutto da un prezioso archivio con preziose informazioni ritagliate dalle varie riviste nazionali e mondiali quali l’americana Track and Fields news alla quale è fedele abbonato dal 1962 o l’indimenticato trisettimanale “Sport di Zurigo”.
Come non ricordare poi in questa occasione il dialogo a distanza fra Alberto Morandi e il “Barbone di Solduno” che contraddistingueva parecchi articoli del Corriere del Ticino e molte trasmissioni della allora nascente Radiotelevisione della Svizzera Italiana.
Ora “Berto” si è concesso un po’ di pausa (ma non troppa!) e lo si rivede spesso e volentieri con il suo piglio, le sue conoscenze i suoi consigli durante gli eventi specialmente della VIRTUS. Un carattere solo in apparenza burbero. Un uomo preciso, puntiglioso che sa far rispettare come si deve tutti i regolamenti e tutte le sfaccettature dell’atletica leggera.
Uomini come Alberto, rigoroso e tutto d’un pezzo, rappresentano sicuramente un valore aggiunto per lo sport che rappresentiamo. Il riconoscimento di questa sera, ne siamo sicuri, non è un punto di arrivo ma bensì uno stimolo che porti il nostro Berto “ribelle” (come vengono amichevolmente chiamati i Soldunesi) a continuare ad offrire la sua preziosa collaborazione su piste e pedane.